LOGISTICA VENEZIA e TREVISO

DGR 764 del 04/06/2019:

Motivazioni: La portualità, i trasporti e la logistica rappresentano settori di importanza strategica per lo sviluppo dell’economia della Regione Veneto in un momento nel quale le principali infrastrutture sono in uno stadio di aggiornamento e implementazione finalizzati al miglioramento degli scambi economici a livello non solo europeo ma anche mondiale. Dal punto di vista lavorativo l’area portuale occupa oltre 16 mila addetti tra diretti ed indiretti. Questi dati uniti a quanto evidenziato sopra dimostrano come il Porto di Venezia stia progressivamente diventando una realtà economico-produttiva sempre più specializzata e destinata ad introdurre elementi innovativi nelle metodiche gestionali ed operative che in un prossimo futuro dovranno far fronte ad una tendenziale crescita dimensionale del naviglio ed alla sempre maggiore attenzione rivolta agli elementi di qualità del servizio marittimo-portuale.

Motivazioni: Il trasporto ferroviario in Europa sta vivendo un periodo di profondo cambiamento in cui la parola chiave è liberalizzazione, presupposto per il quale, una pluralità di operatori (imprese ferroviarie) possono utilizzare le stesse infrastrutture ferroviarie, secondo i principi del liberalismo economico.

Tale processo, partito a livello Europeo con la Direttiva 440/1991, e in costante evoluzione ha normato aspetti tecnici e giuridici specifici del settore introducendo, in Italia, la differenziazione tra GI (Gestore dell’Infrastruttura) e la IF (Impresa Ferroviaria) favorendo la nascita di imprese private che si occupano della movimentazione di merci e persone con mezzi propri o in modalità di nolo/affitto.

Da un punto di vista lavorativo si è assistito ad un incremento di aziende private nel settore ferroviario oltre ad un aumento degli investimenti conseguente all’ampliamento delle frequenze e delle tratte su cui operano, da cui deriva un maggiore fabbisogno in termini di personale impiegato: FerCargo, l’Associazione di Imprese ferroviarie private italiane che operano nel settore del trasporto merci, partner del percorso formativo, evidenzia come dal 2008 al 2015 ci sia stato uno spostamento del 28% del traffico ferroviario merci dal soggetto pubblico a quello privato.

Motivazioni: In relazione allo sviluppo di percorsi di Istruzione Tecnica Superiore incentrati sui temi della logistica, dei trasporti e della mobilità sostenibile, l’ambito territoriale di riferimento della Fondazione ITS Marco Polo non riguarda esclusivamente le aree immediatamente prospicenti il Porto di Venezia ed il rispettivo tessuto imprenditoriale, si estende bensì anche verso l’entroterra veneto andando a toccare altre province tra le quali quella di Treviso.

La provincia di Treviso appartiene infatti al c.d. “mercato di riferimento” di un porto, ovvero a quella parte di territorio che è o che in prospettiva può essere interessata alle connessioni internazionali ed ai servizi che vengono offerti da una infrastruttura portuale.

Per questo motivo vi è un legame tra la portualità veneziana ed il territorio trevigiano; da una parte insiste uno scalo di respiro internazionale quale quello veneziano, mentre dall’altra c’è un tessuto produttivo, costituito da una comunità di attori pubblici e privati che formano la base di una delle aree maggiormente industrializzate d’Europa, certamente proiettato verso i mercati internazionali e che necessita di un adeguato capitale umano fatto di figure sempre più specializzate.